LE CULTIVAR DI CASTAGNO DA FRUTTO

Nel castagno esiste un’ampia variabilità genetica, ad oggi non caratterizzata e identificata in modo completo e definitivo. Nel solo panorama varietale italiano si riscontrano numerosi ecopiti non sempre univocamente identificati. Riportiamo di seguito una breve trattazione sulle cultivar di castagno europeo, anche in riferimento alla distinzione tra castagne e maroni.
Le cultivar del castagno europeo. Le cultivar del castagno europeo sono assai numerose e molte sono le denominazioni con le quali vengono indicate. Ad oggi è piuttosto difficile poter univocamente assegnare ad ogni genotipo un nome identificativo, in quanto sono numerosi i casi di sinonimie ed omonimie. Peraltro il termine medesimo di “cultivar”, utilizzato per le varietà tradizionali di castagno, non sempre trova tutti concordi, almeno per quanto riguarda l’identificazione.
Dal punto di vista pomologico una prima distinzione che ci riguarda molto direttamente è quella tra castagne e maroni. Nell’ambito di ciascun gruppo è possibile riscontrare un’ampia variabilità morfologica anche nei frutti. La tabella riassuntiva che di seguito viene riportata indica le principali differenze,mentre una descrizione più dettagliata è riportata di seguito.

Il castagno. L’albero delle castagne presenta una vigoria da scarsa a molto elevata con portamento che può essere assurgente, regolare o espanso; la fertilità è medio elevata anche perché la quantità di polline che si trova negli amenti è elevata o molto elevata, l’androsterilità e l’autoincompatibilità in genere sono assenti. La produttività è elevata e costante. La resistenza al cancro corticale è nella media, mentre è poco suscettibile agli attacchi degli insetti.
Il frutto, detto castagna, ha una pezzatura che va da molto piccola a molto grossa (mediamente più di 90 frutti per 1 Kg), la forma è molto variabile: semisferica, allungata longitudinalmente o quasi conica. Il pericarpo al contrario del marone è spesso e coriaceo di colore marrone scuro uniforme; l’episperma è spesso e profondamente inserito nel seme, la cicatrice ilare è espansa ed ellittica. Il sapore del seme è variabile, da poco dolce a molto dolce, talora astringente. La settatura è molto variabile e nel riccio si possono trovare da 1 a 7 frutti.
Il marone. L’albero dei maroni si presenta di vigoria medio elevata con portamento abbastanza regolare; la fertilità è medio scarsa e il polline che si trova negli amenti è scarso o, in alcuni casi, assente; esistono casi di auto incompatibilità. La produttività è medio scarsa e incostante; la resistenza al cancro è medio bassa; per quanto riguarda la resistenza del frutto agli insetti, il marone è mediamente suscettibile.
Il frutto, detto marone, ha una pezzatura da media a molto grossa (mediamente meno di 90 frutti per 1 Kg), la forma è molto omogenea, sempre allungata trasversalmente o ovale allargata; il pericarpo è sottile, di colore marrone chiaro con striature più scure in senso meridiano, ben marcate; l’episperma è sottile, facilmente asportabile e raramente inserito nel seme; la cicatrice ilare è ridotta a rettangolare. Il seme è dolce o molto dolce, in alcuni casi si presenta settato. Nel riccio si possono trovare da 1 a 3 frutti.


Principali differenze tra “castagno” e “marone” in Castanea sativa.


Caratteri
CASTAGNO
MARONE

Vigoria:
Da scarsa a molto elevata
Medio - elevata

Portamento:
Da assurgente a regolare o espanso
Regolare
A
Fertilità:
Medio – elevata
Medio - scarsa
L
Polline/amento:
Da elevato a molto elevato
Da medio ad assente
B
Androsterilità:
In genere assente
In genere presente
E
Autoincompatbilità:
In genere assente
In genere presente
R
Produttività:
Elevata e costante
Incostante
O
Resistenza al cancro:
Media
Medio - scarsa

Resistenza agli insetti:
Poco suscettibile
Mediamente suscettibile

Pezzatura:
Da molto piccola a molto grossa (tendenzialmente più di 90 frutti per 1 Kg)
Da media a molto grossa (tendenzialmente meno di 90 frutti per 1 Kg)
F
R
Forma:
Molto variabile, semisferica, allungata longitudinalmente o quasi conica.
Molto omogenea, sempre allungata trasversalmente o ovale – allargata.
U
T
T
Pericarpo (buccia)
Spesso e corriaceo, di colore marrone scuro uniforme.
Sottile, di colore marrone chiaro, con striature più scure in senso meridiano, ben marcate.
O
Episperma (pellicola):
Spesso e profondamente inserito nel seme.
Sottile, facilmente asportabile e raramente inserito nel seme.

Cicatrice ilare:
Espansa ed ellittica.
Ridotta e rettangolare.

Sapore polpa:
Da poco dolce a molto dolce, talvolta astringente.
Dolce o molto dolce.

Settatura (poliembrionia)
Molto variabile.
Da scarsa a mediamente presente.


Frutti/riccio:

1 – 7

1 -3